Albano Agabiti

Presidente Asnacodi

Investire nel settore primario si può e si deve per diversi motivi: la salvaguardia del territorio, la sostenibilità, la bioeconomia, contribuire alla lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo non solo di tutelare la redditività e la competitività delle imprese agricole ma altresì di mantenere la presenza fondamentale dell’agricoltore soprattutto nelle zone a più alto rischio ambientale come le aree montane e interne.

L’accresciuta vulnerabilità ai rischi naturali e l’intensificazione della pressione competitiva in un mercato globale, hanno determinato un incremento dell’esposizione al rischio associato all’attività di impresa.

La riforma della PAC ha ampliato gli strumenti a disposizione delle imprese agricole e dei Consorzi di difesa, che nella gestione del rischio costituiscono un importante momento di aggregazione, al fine di garantire adeguati livelli di protezione in caso di perdite economiche derivanti sia da avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali, sia da drastici cali di reddito.

La forza dei Consorzi di Difesa sta nel fare sistema condividendo obiettivi e programmi per tutelare il reddito degli agricoltori: questo consente di identificarci come un qualificato player al fianco delle imprese agricole.